Sergio Marcelli
Fotografia professionale
“Quando ho iniziato a lavorare come fotografo si scattava solo in pellicola. In studio si scattava in lastra con il banco ottico o in medio formato con la Hasselblad. Un servizio di fotografia commerciale aveva costi altissimi che presupponevano un livello professionale adeguato.
Oggi quel modo di lavorare fa parte di un passato che non tornerà più, resta però la scuola, il modo di pianificare un il lavoro, la previsualizzazione del risultato.”
Sergio Marcelli
Sergio Marcelli
Fotografia professionale
“Quando ho iniziato a lavorare come fotografo si scattava solo in pellicola. In studio si scattava in lastra con il banco ottico o in medio formato con la Hasselblad. Un servizio di fotografia commerciale aveva costi altissimi che presupponevano un livello professionale adeguato.
Oggi quel modo di lavorare fa parte di un passato che non tornerà più, resta però la scuola, il modo di pianificare un il lavoro, la previsualizzazione del risultato.”
Sergio Marcelli
Grazie alla continua evoluzione del digitale oggi è possibile garantire immagini la cui qualità eccelle in ogni dettaglio con uno sforzo infinitesimale rispetto al passato.
A PATTO PERÓ CHE SIA IL FOTOGRAFO AD AVERE IL CONTROLLO DEGLI STRUMENTI E NON VICEVERSA.
E non è una battuta. Con il digitale è arrivata l’idea che tutto si può rimediare in post-produzione, magari grazie all’intelligenza artificiale.
La realtà però è ben diversa. Qualsiasi strumento, nuovo o vecchio che sia, deve rientrare nel ciclo creativo del workflow, in altre parole va impiegato solo nel momento in cui semplifica il lavoro, riducendo i tempi e ottimizza i costi.
Secondo Sergio solo un giusto equilibrio tra innovazione e tradizione garantisce un risultato di successo.
Grazie alla continua evoluzione del digitale oggi è possibile garantire immagini la cui qualità eccelle in ogni dettaglio con uno sforzo infinitesimale rispetto al passato.
A PATTO PERÓ CHE SIA IL FOTOGRAFO AD AVERE IL CONTROLLO DEGLI STRUMENTI E NON VICEVERSA.
E non è una battuta. Con il digitale è arrivata l’idea che tutto si può rimediare in post-produzione, magari grazie all’intelligenza artificiale.
La realtà però è ben diversa. Qualsiasi strumento, nuovo o vecchio che sia, deve rientrare nel ciclo creativo del workflow, in altre parole va impiegato solo nel momento in cui semplifica il lavoro, riducendo i tempi e ottimizza i costi.
Secondo Sergio solo un giusto equilibrio tra innovazione e tradizione garantisce un risultato di successo.
Servizi fotografici come lo still-life, la fotografia d’interni o l’architettura richiedono una profonda conoscenza tecnica associata ad altrettanta dose di sensibilità.
Per Sergio la cifra stilistica è data dal suo background culturale: la formazione come grafico, il mondo del visual design, non per ultimo la divulgazione scientifica.
Sono questi tutti valori fondamentali quando la fotografia deve comunicare, in altre parole quando i contenuti devono adeguarsi alle finalità del servizio fotografico.
Servizi fotografici come lo still-life, la fotografia d’interni o l’architettura richiedono una profonda conoscenza tecnica associata ad altrettanta dose di sensibilità.
Per Sergio la cifra stilistica è data dal suo background culturale: la formazione come grafico, il mondo del visual design, non per ultimo la divulgazione scientifica.
Sono questi tutti valori fondamentali quando la fotografia deve comunicare, in altre parole quando i contenuti devono adeguarsi alle finalità del servizio fotografico.
Nell’architettura è fondamentale un corredo di obiettivi grandangolari decentrabili. Anche se per particolari esigenze nulla vieta di utilizzare il banco ottico e la pellicola, ad esempio la scelta del bianconero nella sua accezione più alta.
Restando in ambito tecnico Sergio utilizza sia illuminazione flash che luce fredda. Predilige composizioni asciutte, dove ogni particolare trova la propria funzione: tratteggiare le caratteristiche di un prodotto o di un brand, valorizzarne i punti di forza. Questa è la filosofia con cui si approccia la fotografia professionale.
Nell’architettura è fondamentale un corredo di obiettivi grandangolari decentrabili. Anche se per particolari esigenze nulla vieta di utilizzare il banco ottico e la pellicola, ad esempio la scelta del bianconero nella sua accezione più alta.
Restando in ambito tecnico Sergio utilizza sia illuminazione flash che luce fredda. Predilige composizioni asciutte, dove ogni particolare trova la propria funzione: tratteggiare le caratteristiche di un prodotto o di un brand, valorizzarne i punti di forza. Questa è la filosofia con cui si approccia la fotografia professionale.
Grazie all’uso di software come Adobe Photoshop e alla possibilità di creare immagini di forte impatto visivo, Sergio garantisce un’interpretazione sempre originale capace di veicolare i contenuti curando sino ai mini dettagli.
Che si tratti di un esecutivo pronto per andare in stampa o per essere diffuso in rete, il workflow segue i più rigidi standard di produzione.
Gli still-life diventano così contenuti emozionali capaci di catturare il preciso target, aggiungendo valore al brand.
Grazie all’uso di software come Adobe Photoshop e alla possibilità di creare immagini di forte impatto visivo, Sergio garantisce un’interpretazione sempre originale capace di veicolare i contenuti curando sino ai mini dettagli.
Che si tratti di un esecutivo pronto per andare in stampa o per essere diffuso in rete, il workflow segue i più rigidi standard di produzione.
Gli still-life diventano così contenuti emozionali capaci di catturare il preciso target, aggiungendo valore al brand.
Fotografare vuol dire soprattutto interpretare i volumi, gli spazi, la luce per restituire quell’idea di profondità e tridimensionalità che nelle immagini a due dimensioni può essere solo evocata.
Saper cogliere il punto di vista più adatto, quello che più di altri restituisce una visione ordinata, precisa del soggetto…
SIGNIFICA AVERE UNO OCCHIO FOTOGRAFICO!
Fotografare vuol dire soprattutto interpretare i volumi, gli spazi, la luce per restituire quell’idea di profondità e tridimensionalità che nelle immagini a due dimensioni può essere solo evocata.
Saper cogliere il punto di vista più adatto, quello che più di altri restituisce una visione ordinata, precisa del soggetto…
SIGNIFICA AVERE UNO OCCHIO FOTOGRAFICO!