— Da tempo pensavo di realizzare una serie di disegni che, partendo da alcuni maestri del Rinascimento, si andassero ad intrecciare con la storia dell’arte. L’idea me l’ha data il noto ready made duchampiano del dipinto più inflazionato della storia dell’arte: la Gioconda. Vi ho messo mano dopo una chiacchierata con un critico d’arte negli ultimi mesi del 2019, in concomitanza con le celebrazioni per il cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci che anticipavano di un anno quelle di un altro enorme artista suo contemporaneo: Raffaello Sanzio. Di lì a pochi mesi, costretto entro le mura domestiche a causa della pandemia, non potendo dedicarmi alla fotografia, il mio mezzo espressivo usuale, ne è uscita questa serie di disegni.
Codex 1519 è un viaggio nella storia dell’arte letta e reinterpretata magistralmente dalla mano di Sergio Marcelli.
L’opera tra l’ispirazione dai codici leonardeschi a cui l’autore affianca altre opere dei grandi maestri del Rinascimento e non solo: da Botticelli a Leonardo, a Raffaello, a Dürer a Bosch fino ad autori del Novecento come Dalì, Duchamp, Man Ray o Beuys.
Non si tratta però di riprodurne i disegni ma di interpretarli ex novo in una sorta di brodo creativo ove Sergio aggiunge del proprio, talvolta in modo ludico, divertente, altre volte in forma quasi scientifica. Questo è il caso degli apparecchi fotografici che ridisegna con l’idea di creare dei progetti realizzabili, come l’obiettivo a menisco dotato dell’otturatore a disco di Lancaster di fine Ottocento che poi monta su di un corpo macchina reflex.
Il volume illustrato – copertina morbida, rilegato in brossura 15×22 cm circa – è composto da 53 disegni originali, ciascuno dei quali è accompagnato da un testo redatto rigorosamente a inchiostro con la scrittura speculare. Un viaggio nella storia dell’arte realizzato nell’anno delle celebrazioni per il cinquecentenario della scomparsa di Leonardo da Vinci, seguite a distanza di un anno da quelle di Raffaello Sanzio. Nasce così una sorta di codice – da cui il titolo del libro illustrato – in cui la storia dell’arte a partire dal Rinascimento in poi viene interpretata in chiave contemporanea, dando vita ad un labirinto iconografico.
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Codex 1519
Dall’introduzione dell’autore:
— Da tempo pensavo di realizzare una serie di disegni che, partendo da alcuni maestri del Rinascimento, si andassero ad intrecciare con la storia dell’arte.
L’idea me l’ha data il noto ready made duchampiano del dipinto più inflazionato della storia dell’arte: la Gioconda. Vi ho messo mano dopo una chiacchierata con un critico d’arte negli ultimi mesi del 2019, in concomitanza con le celebrazioni per il cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci che anticipavano di un anno quelle di un altro enorme artista suo contemporaneo: Raffaello Sanzio.
Di lì a pochi mesi, costretto entro le mura domestiche a causa della pandemia, non potendo dedicarmi alla fotografia, il mio mezzo espressivo usuale, ne è uscita questa serie di disegni.
Sergio Marcelli
Descrizione
Codex 1519 è un viaggio nella storia dell’arte letta e reinterpretata magistralmente dalla mano di Sergio Marcelli.
L’opera tra l’ispirazione dai codici leonardeschi a cui l’autore affianca altre opere dei grandi maestri del Rinascimento e non solo: da Botticelli a Leonardo, a Raffaello, a Dürer a Bosch fino ad autori del Novecento come Dalì, Duchamp, Man Ray o Beuys.
Non si tratta però di riprodurne i disegni ma di interpretarli ex novo in una sorta di brodo creativo ove Sergio aggiunge del proprio, talvolta in modo ludico, divertente, altre volte in forma quasi scientifica. Questo è il caso degli apparecchi fotografici che ridisegna con l’idea di creare dei progetti realizzabili, come l’obiettivo a menisco dotato dell’otturatore a disco di Lancaster di fine Ottocento che poi monta su di un corpo macchina reflex.
Il volume illustrato – copertina morbida, rilegato in brossura 15×22 cm circa – è composto da 53 disegni originali, ciascuno dei quali è accompagnato da un testo redatto rigorosamente a inchiostro con la scrittura speculare.
Un viaggio nella storia dell’arte realizzato nell’anno delle celebrazioni per il cinquecentenario della scomparsa di Leonardo da Vinci, seguite a distanza di un anno da quelle di Raffaello Sanzio.
Nasce così una sorta di codice – da cui il titolo del libro illustrato – in cui la storia dell’arte a partire dal Rinascimento in poi viene interpretata in chiave contemporanea, dando vita ad un labirinto iconografico.
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